mercoledì 30 dicembre 2009

Bagnara Calabra


Se, presa un’ottima e precisa cartina geografica del mondo, si incrociano le coordinate latitudine: 38.2833333 e longitudine: 15.8 ci si accorge che si è innanzitutto in Italia e che si scende fin giù in Calabria per arrivare dritti dritti a Bagnara una delle affascinanti cittadine calabresi che conquistano tutti i sensi.
La vista viene subito attirata dalle sporgenze e rientranze dei paesaggi a strapiombo sul mare che vedono Bagnara al centro della Costa Viola (per i riflessi violacei che i monti producono sui fondali specchiandosi sullo splendido mare Tirreno) e in prima fila a godere dello spettacolo dello stretto di Messina, di Stromboli e delle Isole Eolie. La storia di questo comune è antichissima ed offre dei percorsi turistici culturali davvero interessanti. Si può cominciare dall’antica torre di Capo Rocchi (di 7 mt di diametro) e continuare con l’Abbazia di Santa Maria e i XII Apostoli ad opera del conte Ruggero d’Altavilla che richiama alla memoria proprio un altro monumento costruito intorno agli stessi anni il Castello di Emmarita. Da visitare anche la chiesa del SS Rosario e quella del Carmelo che custodisce delle importanti icone.
Tutto ha un sottofondo naturale fatto di suoni inconsueti come quelli delle grida dei pescatori di pescespada che dal villaggio vicino al mare si allontanano con le loro barche sperando in una notte pescosa. Oppure dal suono del mare che di giorno e di notte raggiunge e lambisce la splendida e lunghissima spiaggia che dal monte Cucuzzo arriva fino alla torre Ruggiero.
Il tatto incontra una sabbia finissima e bianca che accompagna gli amanti di pesca subacquea a raggiungere le meravigliose grotte naturali del posto come la “Grotta del Monaco” e la “Grotta delle rondini”. Naturalmente tutta la costa si presta benissimo a gite fatte in barca per poter riuscire a distanza a cogliere lo spettacolo di tutta la Natura dell’intera costa.
L’olfatto ed il gusto cedono il passo ad un concerto di sapori e profumi ineguagliabili concentrati nelle mandorle tostate, nel miele, nelle nocciole, nel cioccolato bianco o fondente dei torroni locali o nelle uve di Zibibbo che regalano un vino dolce e profumato. Altri profumi possono entusiasmarvi se riuscirete ad entrare e degustare i piatti tipici offerti dalle trattorie o ristoranti del luogo.
Portate con voi anche i racconti della gente ospitale che non vi negherà uno spassoso racconto di qualche episodio locale e che vi metterà subito a vostro agio facendovi sentire come a casa.
(Articolo per gentile concessione dell'autrice solitaMente - solitamente74@libero.it)

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