La Sicilia è una regione tutta da scoprire e catturare, tra spiagge mozzafiato, profumi speziati, dolci meravigliosi e colori intensi.
Se si sceglie come meta turistica Siracusa, si può scoprire durante il viaggio qualche scorcio di costa ed i paesini della provincia di Agrigento arroccati sui colli circostanti, come da necessità storica legata all'avvistamento di eventuali truppe nemiche di assalto.
Una volta giunti in città e trovato parcheggio in prossimità del Piazzale delle Poste ci si può dirigere innanzitutto alla scoperta di Ortigia, l'isola di Siracusa e sede del suo centro storico.
Seguendo il percorso turistico che mi sono divertita a fare in prima persona, si può cominciare immergendosi nei vicoletti caratteristici della cittadina antica di Ortigia e visitare il Duomo di Siracusa (meravigliosa rappresentazione della commistione tra pagano e religioso con colonne dell'antico tempio dedicato ad Athena immerse nella pietra calcarea della costruzione che la trasformò in basilica cristiana e dalla facciata barocca). Il piazzale circostante al Duomo contornato da edifici storici, adibiti dalla modernità a palazzi governativi, e da un giardino pensile da dove si affaccia un bellissimo limoneto. Si può proseguire scendendo verso il mare ed arrivare alla balconata che si affaccia sui papiri della fonte di acqua dolce Aretusa (bellissimo da leggere il mito di Aretusa ed Alfeo come racconta la statua in prossimità dell'acquario e del parco giochi sul livello del mare). Da lì c'è il lungomare Alfeo da cui ammirare la vista sul golfo ed assaggiare un ottimo gelato o una più rinfrescante granita magari alle mandorle.
Il lungomare arriva al culmine della punta dell'isolotto con il Castello Maniace aperto dal lunedì al venerdì dalle 8:30 alle 13:30. Il percorso continua spingendosi poi sul versante opposto dove un'altra passeggiata fa gustare questa volta il mare aperto che bagna Ortigia e Siracusa.
La visita al centro storico potrebbe farsi più divertente comprando una tessera apposita che permette di scegliere una delle biciclette messe a disposizione dal comune in diversi punti della città e mete di un percorso consigliato che tocca le parti più caratteristiche e turistiche della città vecchia e nuova.
Dopo una sosta magari a base di arancino e sempre a piedi, ci si può lasciare alle spalle Ortigia e dirigersi nella Neapoli dove si staglia il Santuario della Madonna delle lacrime e prossima meta. E' una costruzione imponente e moderna in cui è conservato il quadro della Madonna che intorno al 1953 in casa di una famiglia di contadini cominciò a lacrimare per diversi giorni. E' una storia bellissima che vale la pena di conoscere prima di entrare nella chiesa.
A questo punto ci si può dirigere a passo veloce verso il parco archeologico greco dove, oltre alle visite guidate, si può comprare un biglietto per uno degli spettacoli teatrali che l'INDA rappresenta in alcuni particolari mesi dell’anno. Vale la pena partecipare ad un evento del genere perché emozionarsi è facilissimo soprattutto per la cornice naturale del suggestivo e magico spettacolo del teatro greco.
A fine serata si può riprendere il percorso, questa volta in senso contrario di marcia, fermandosi magari a gustare qualche buon piatto di cucina siciliana in uno dei locali sul corso principale.
E’ stata stuzzicata la vostra voglia di viaggiare e scoprire posti nuovi?!
Articolo per gentile concessione dell'autrice solitaMente - solitamente74@libero.it
lunedì 12 luglio 2010
10-15 luglio, Il Festino di Santa Rosalia a Palermo
Una tradizione che dura da quasi quattro secoli: “Il Festino di Santa Rosalia” e cioè la grande festa in onore della Santa patrona della città di Palermo.
I turisti che si trovassero nei pressi, nel periodo dal 10-15 luglio e soprattutto la sera del 14, non possono perdersi lo spettacolo di quella che rappresenta ancora oggi una delle tradizioni folkloristiche più radicate e sentite tra quelle siciliane, parimenti dalla “borghesia” e dal popolo.
La leggenda narra che la giovane e nobile Rosalia per fuggire da un matrimonio non desiderato, si rifugiò in una grotta prima del Monte Quisquina e poi del Monte Pellegrino dove visse da eremita, da mistica, fino alla fine dei suoi giorni e dove successivamente apparve ad un cacciatore rivelandogli dove si trovassero le sue ossa e suggerendogli di farle portare in processione per la città allo scopo di liberarla dalla peste.
Il 15 luglio del 1624 durante la processione, al passaggio delle reliquie, si verificò che il male della peste regredisse per non tornare mai più.
Così Rosalia fu dichiarata Santa Patrona protettrice della città di Palermo ed in suo onore ogni anno si celebrano cinque giorni di festeggiamenti pagani e religiosi, al culmine dei quali il tradizionale carro che trasporta la statua della Santa attraverso le vie del centro storico, addobbate a festa per l’occasione, seguito dalla folla gremita, per raggiungere il mare, dove hanno luogo degli strepitosi fuochi d’artificio!
Molti adesso si spiegheranno anche il perché “Rosalia” sia uno dei nomi più diffusi nel palermitano.
I turisti che si trovassero nei pressi, nel periodo dal 10-15 luglio e soprattutto la sera del 14, non possono perdersi lo spettacolo di quella che rappresenta ancora oggi una delle tradizioni folkloristiche più radicate e sentite tra quelle siciliane, parimenti dalla “borghesia” e dal popolo.
La leggenda narra che la giovane e nobile Rosalia per fuggire da un matrimonio non desiderato, si rifugiò in una grotta prima del Monte Quisquina e poi del Monte Pellegrino dove visse da eremita, da mistica, fino alla fine dei suoi giorni e dove successivamente apparve ad un cacciatore rivelandogli dove si trovassero le sue ossa e suggerendogli di farle portare in processione per la città allo scopo di liberarla dalla peste.
Il 15 luglio del 1624 durante la processione, al passaggio delle reliquie, si verificò che il male della peste regredisse per non tornare mai più.
Così Rosalia fu dichiarata Santa Patrona protettrice della città di Palermo ed in suo onore ogni anno si celebrano cinque giorni di festeggiamenti pagani e religiosi, al culmine dei quali il tradizionale carro che trasporta la statua della Santa attraverso le vie del centro storico, addobbate a festa per l’occasione, seguito dalla folla gremita, per raggiungere il mare, dove hanno luogo degli strepitosi fuochi d’artificio!
Molti adesso si spiegheranno anche il perché “Rosalia” sia uno dei nomi più diffusi nel palermitano.
martedì 22 giugno 2010
Il Golfo di Mondello
Vi presentiamo uno dei luoghi più incantevoli della città di Palermo: il Golfo di Mondello...E' qui che si trova la spiaggia più popolare della città, panorami stupendi, scenari pittoreschi ed acque cristalline caratterizzano questa splendida località.
Mondello fino agli inizi del secolo era una palude malsana racchiusa da due promontori: il famoso monte Pellegrino (definito da Wolfgang Goethe "il più bel promontorio del mondo") e il monte Gallo. Oggi è uno dei borghi marinari più frequentati e rinomati del capoluogo.
Quando al telegiornale si parla di luoghi assolati e balneari in contrasto con ciò che spesso al nord Italia si registra nei mesi primaverili: ecco che vengono ritrasmesse le immagini di Mondello, la sua spiaggia sempre frequentata sia d'estate che d'inverno! Spiaggia che è stata definita nobile e popolare allo stesso tempo, come una bellezza che è generosamente alla portata di tutti.
La piazza principale, incorniciata da ristoranti, gelaterie, botteghe, vicoletti, case vecchie e ristrutturate, palme e gelsomini, si affaccia sul lungomare dove è possibile osservare e conversare con i pescatori che rammendano le reti, imbattersi in un tavolo da gioco allestito sul marciapiede, in venditori ambulanti pronti a decantare la loro merce e turisti provenienti da qualunque parte del mondo!
A piedi si può raggiungere la Riserva Naturale di Capo Gallo, un'oasi d'altri tempi: fare il bagno immergendosi in un mare luccicante mentre i gabbiani sorvolano il monte a ridosso della caletta.
Mondello si trova ad appena 5 minuti dal centro città, comodo anche quindi per chi desidera visitare anche Palermo e conoscere la sua storia. E' quel piccolo paradiso che possono raggiungere in brevissimo tempo, impiegati in pausa pranzo o studenti "in sciopero", ma anche innamorati in gita, pensionati in passeggiata e sportivi.
Molte strutture possono ospitarvi in zona, se siete fortunati dalle finestre del vostro alloggio potrete scorgere la montagna sul mare che fece innamorare Goethe e che al tramonto si tinge di rosa: uno spettacolo meraviglioso che lascia senza fiato! Alcune di queste le trovate qui: http://www.caseinitaly.com/index.php?page=4&visualizza=32
lunedì 22 marzo 2010
La primavera e la Riviera Ligure di Ponente
La primavera e la Riviera Ligure di Ponente!
La Liguria è da sempre una meta turistica per i “bagnanti” che risiedono al nord d’Italia. Si raggiunge rapidamente dal Piemonte o dalla Lombardia, offre numerosi servizi per le famiglie con bambini, rappresenta una zona di relax per giovani e meno giovani ed è un’ottima soluzione per le vacanze estive, concedersi un week-end o semplicemente una gita per trascorrere una bella giornata al mare.
Lungo la cosa, insieme alle spiagge, gli alberghi ed i giardini, si incontrano numerosissimi parchi gioco per i più piccoli, testimonianza che qui la presenza dei bambini è davvero notevole!
La primavera è la stagione per vivere i profumi ed i colori che offre la macchia mediterranea, in particolare della Riviera di Ponente e della Riviera dei fiori, che sposa quelli della costa.
Il mare è limpido, dotato di fondali spettacolari e le spiagge sono libere o attrezzate, con rocce, ciottoli o sabbia. Questa è una regione mite, di sole, ulivi, agrumi e che ha premiato l’uomo per il suo impegno, nella coltivazione della terra, sin dall’antichità.
Tutto ciò si ritrova a tavola, nella cucina genuina e semplice, ma anche appetitosa grazie ad esempio all’eccellenza dell’olio di oliva tipico di queste zone e ad alcuni vini bianchi DOC come il Pigato ed il Vermentino.
Se desiderate ritrovarvi e riposare a contatto con la natura, vi consigliamo un’oasi nei pressi di Imperia, tra le colline, ma distante dal mare poco più di 1 km e mezzo, immersa in un giardino di ulivi e fiori, davanti ad un panorama mozzafiato. Zona rinomata anche per gli appassionati di ciclismo poiché viene attraversata anche dalla Milano Sanremo.
Si tratta di appartamenti all’interno di una villa di nuova costruzione, qui trovate tutte le informazioni.
venerdì 26 febbraio 2010
Una vacanza in montagna in Trentino: un'occasione “piacevolmente” educativa!
Arriva per tutti i genitori il momento in cui si decide di fare una capatina in montagna, perché lo chiedono i bambini, magari perché i più piccoli desiderano giocare sulla neve o correre liberamente sui prati o semplicemente per una gita salutare all’insegna dell’aria fresca e pulita.
Per i più grandi poi, affrontare i percorsi di montagna, rappresenta, oltre che una piacevole esperienza per stare in contatto con la natura, un’occasione educativa. E’ noto, infatti, che in montagna si imparano virtù come la disciplina, la tenacia, l’impegno, la forza... e quindi si auspica un effetto benefico sul fisico e sulla mente.
Naturalmente sono importanti anche i momenti di relax per tutti e spesso, quello che cercano le famiglie, è trovare dei luoghi in cui si può comodamente pianificare una giornata con le attività “escursionistiche” e sportive e quelle del tempo libero dove ciascuno possa ritrovare la propria dimensione.
Molti, ad esempio, sognano di trascorrere una vacanza in Trentino Alto Adige, gli amanti delle montagne innevate almeno una volta nella loro vita desiderano sciare dentro lo spettacolo delle Dolomiti, patrimonio dell’UNESCO.
Ma non solo, in Trentino qualunque stagione è perfetta per ammirare i paesaggi incantevoli che offre la natura, laghi come specchi in mezzo al verde rigoglioso dei boschi di fiaba.
In questa cornice, abbiamo scovato un hotel pensato proprio per le famiglie con bambini: il “Berghotel Zirm”.
E’ un hotel che si prende cura dei più piccoli perché ha pensato alle loro molteplici necessità, ma anche a quelle dei genitori.
Si trova direttamente lungo la discesa a valle per Valdaora e quindi è un posto in prima fila per chi cerca la vacanza sugli sci.
Nei mesi estivi, l’hotel è il luogo di partenza ideale per le escursioni, il trekking, il nordic walking e il mountain biking nei dintorni, con proposte per ogni livello.
Si trovano tutte le baby facilities di cui si può avere bisogno, zona wellness, cinema, biblioteca, ristorante con orari flessibili, baby menu ecc... a prezzi davvero competitivi!
Al Berghotel Zirm, mentre il papà scia ed i bambini sono impegnati nella stanza giochi, la mamma può rilassarsi al centro benessere.
Per saperne di più visitate qui.
Se volete conoscere altre strutture adatte ai bambini, selezionate dal nostro staff, consultate www.vacanzeconbambini.it.
Lo Staff di Vacanzeconbambini.it e CaseinItaly.com
martedì 9 febbraio 2010
Il Carnevale di Ivrea e la "battaglia delle arance"
Si svolgerà dal 13 al 16 febbraio 2010 lo storico CARNEVALE D’IVREA, manifestazione unica e suggestiva, conosciuta in tutto il mondo in particolare per la famosa “battaglia delle arance”.
Lo storico carnevale si rifà alla rievocazione di un episodio da far risalire al medioevo: un barone che affamava la Città venne scacciato grazie alla ribellione della figlia di un mugnaio che accese la rivolta popolare.
Per questo motivo la protagonista assoluta dei festeggiamenti è la Mugnaia, che attraversa la città e partecipa a tutte le iniziative nei giorni del carnevale.
A riempire di colori e profumi la città, vi è poi la famosa e spettacolare Battaglia delle Arance, momento di grande coinvolgimento e forte emozione, rievocazione della ribellione popolare alla tirannia.
Nella battaglia il popolo, rappresentato dagli “aranceri" a piedi, sprovvisti di qualsiasi protezione, combatte a colpi di arance contro le armate del Feudatario, rappresentate da tiratori su carri trainati da cavalli, che indossano protezioni e maschere che ricordano le antiche armature.
Potrete farvi coinvolgere dall’entusiasmo dei locali ed aderire agli ideali della rivolta e alle aspirazioni di libertà partecipando al Carnevale di Ivrea, nel contempo approfittando di soggiornare nella pace delle campagne biellesi (in appartamenti dotati di ogni confort!!) qui
Per maggiori Informazioni su alloggi in zona, scrivere a Piemonte@caseinitaly.com
domenica 31 gennaio 2010
Week-end di San Valentino a Bellagio
Bellagio, conosciuta come la "perla" del Lago di Como, si trova sulla punta del promontorio che divide il lago nei due rami di Como e di Lecco ed è una delle località più famose al mondo. Non è un caso che l’attore George Clooney l’abbia preferita a tante altre città italiane come luogo di vacanza e relax.
Bellagio, con il suo clima mite d'inverno e temperato d'estate, con il suo caratteristico centro storico e con la sua rigogliosa natura, è un luogo di soggiorno affascinante per chi ama il riposo e le passeggiate romantiche. Moltissime sono le escursioni e le gite che si possono fare partendo da Bellagio, a piedi, ma anche in auto o con il battello. I trasporti via acqua, per raggiungere i paesi vicini, sono ben organizzati.
I turisti giungono qui in qualunque periodo dell’anno, ma la primavera rappresenta davvero la stagione che rende Bellagio meravigliosa, passeggiare tra le stradine del centro ed emozionarsi per la bellezza dei balconi fioriti e delle abitazioni circondate da colori e profumi.
Niente di più emozionante per far battere il cuore.
Mezzegra è un altro grazioso paese del centro lago di Como, con abitazioni in stile medioevale ancora intatto. Per gli amanti delle lunghe camminate da non perdere il trekking lungo il percorso panoramico della “greenway” del lago oltre alle innumerevoli escursioni nelle montagne circostanti.
Piatti tipici
Nella cucina predomina il lago, ma non mancano i rustici sapori di montagna, né le delizie collinari. Polenta taragna, di grano saraceno o polenta “uncia” condita con burro, aglio e formaggi. Sulle tavole del Lago di Como ha un posto d'onore il fritto misto di lago e numerosi sono i ristoranti che offrono la degustazione di queste specialità , magari stando comodamente seduti su una terrazza con vista sul lago... per deliziare gli occhi ed il palato!
mercoledì 30 dicembre 2009
Bagnara Calabra
Se, presa un’ottima e precisa cartina geografica del mondo, si incrociano le coordinate latitudine: 38.2833333 e longitudine: 15.8 ci si accorge che si è innanzitutto in Italia e che si scende fin giù in Calabria per arrivare dritti dritti a Bagnara una delle affascinanti cittadine calabresi che conquistano tutti i sensi.
La vista viene subito attirata dalle sporgenze e rientranze dei paesaggi a strapiombo sul mare che vedono Bagnara al centro della Costa Viola (per i riflessi violacei che i monti producono sui fondali specchiandosi sullo splendido mare Tirreno) e in prima fila a godere dello spettacolo dello stretto di Messina, di Stromboli e delle Isole Eolie. La storia di questo comune è antichissima ed offre dei percorsi turistici culturali davvero interessanti. Si può cominciare dall’antica torre di Capo Rocchi (di 7 mt di diametro) e continuare con l’Abbazia di Santa Maria e i XII Apostoli ad opera del conte Ruggero d’Altavilla che richiama alla memoria proprio un altro monumento costruito intorno agli stessi anni il Castello di Emmarita. Da visitare anche la chiesa del SS Rosario e quella del Carmelo che custodisce delle importanti icone.
Tutto ha un sottofondo naturale fatto di suoni inconsueti come quelli delle grida dei pescatori di pescespada che dal villaggio vicino al mare si allontanano con le loro barche sperando in una notte pescosa. Oppure dal suono del mare che di giorno e di notte raggiunge e lambisce la splendida e lunghissima spiaggia che dal monte Cucuzzo arriva fino alla torre Ruggiero.
Il tatto incontra una sabbia finissima e bianca che accompagna gli amanti di pesca subacquea a raggiungere le meravigliose grotte naturali del posto come la “Grotta del Monaco” e la “Grotta delle rondini”. Naturalmente tutta la costa si presta benissimo a gite fatte in barca per poter riuscire a distanza a cogliere lo spettacolo di tutta la Natura dell’intera costa.
L’olfatto ed il gusto cedono il passo ad un concerto di sapori e profumi ineguagliabili concentrati nelle mandorle tostate, nel miele, nelle nocciole, nel cioccolato bianco o fondente dei torroni locali o nelle uve di Zibibbo che regalano un vino dolce e profumato. Altri profumi possono entusiasmarvi se riuscirete ad entrare e degustare i piatti tipici offerti dalle trattorie o ristoranti del luogo.
Portate con voi anche i racconti della gente ospitale che non vi negherà uno spassoso racconto di qualche episodio locale e che vi metterà subito a vostro agio facendovi sentire come a casa.
(Articolo per gentile concessione dell'autrice solitaMente - solitamente74@libero.it)
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